La frase choc di Sabina Guzzanti, che ha solidarizzato con Riina e Bagarella, per l’esclusione dall’audizione di Napolitano al processo Stato-mafia, fa scattare un coro di protesta in Parlamento. Contro la comica-regista insorge non solo la maggioranza, a difesa del Capo dello Stato, ma anche esponenti dell’opposizione. La decisione della Corte di Assise di Palermo di non ammettere ad assistere alla deposizione di Napolitano gli imputati al processo, era stata salutata con soddisfazione e “sollievo” (secondo le parole di Roberto Speranza) da diversi esponenti della maggioranza: da Valter Verini e Davide Ermini del Pd fino a Fabrizio Cicchitto (Ncd) e Nello Formisano (Cd). Ma a creare sconcerto ci ha pensato Sabina Guzzanti. La regista del film #Latrattativa, su Twitter ha lanciato la sua fatwa: “Solidarieta’ a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno piu’ schifo dei mafiosi”. Subito Marietta Tidei, del Pd, ha definito “inqualificabile” il Tweet di Guzzanti. Ricordando le vittime di mafia, Tidei ha aggiunto che la “legittimazione” dei due boss “non puo’ essere contemplato nell’esercizio della liberta’ di espressione”. Per Lorenzo Dellai, capogruppo di Pi alla Camera, le parole di Guzzanti, vanno molto al di la’ del buon senso e della ragionevolezza”. E poi, di seguito, molti altri parlamentari hanno espresso la loro indignazione come i Dem Stefano Carella, Michele Anzaldi, Andrea Marcucci, ma anche Laura Comi e Daniela Santanché di Forza Italia. Altri parlamentari hanno accusato poi Guzzanti di voler fare pubblicità al proprio film, visto il responso deludente del botteghino: così Fabrizio Cicchitto (“ha crisi di pubblico”), Franco Mirabelli (“cerca facile pubblicità”), Marco Di Stefano (“deliri per promuovere il suo film”), Mario Morgoni (“cinico marketing”). La risposta di Guzzanti, sempre su Twitter, sembra dar loro ragione, con l’invito ad andare a vedere il film. “Le stragi sono state progettate all’interno delle istituzioni – ha quindi attaccato Guzzanti – I mandanti sono colpevoli quanto gli esecutori”. E poi di fronte alle critiche ricevute per il suo Tweet, la regista replica: “Leggo molti ‘vergognati’ di gente che su questa vicenda non sa nulla. Ho fatto #latrattativa perche’ non dobbiate voi vergognarvi”. Guzzanti strizza poi l’occhio a M5s, plaudendo, il rapper Fedez, che sarà l’autore della colonna sonora della Festa del Movimento al Circo Massimo, e che in un suo Rap ha invitato Napolitano a testimoniare nel processo Stato Mafia. Cosa che farà appunto il 28 ottobre, ma senza che Bagarella e Riina “entrino” al Quirinale attraverso il collegamento video. E nell’inseguimento tra frasi choc, arriva anche il Tweet, del deputato pentastellato Carlo Sibilia: “Perche’ secondo voi impediscono agli scagnozzi Riina e Bagarella di “vedere” il boss?”.