Il tesoriere della Lega Francesco Belsito avrebbe foraggiato coi soldi dei rimborsi elettorali i figli di Umberto Bossi e Rosi Mauro. Il denaro sarebbe stato utilizzato dai familiari del leader della Lega e dalla stretta collaboratrice di Bossi per alberghi, cene e viaggi. E’ quanto viene riportato nell’informativa del Noe che e’ agli atti dell’indagine condotta dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria. Belsito si dimette dall’incarico di tesoriere Bufera sulla Lega Nord.
Il tesoriere e’ indagato per truffa ai danni dello Stato e finanziamento illecito ai partiti, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Roberto Pellicano e Antonio Filippini. Carabinieri e Guardia di Finanza hanno effettuto acquisizioni di documenti nella sede del Carroccio in via Bellerio, a Milano. Nel decreto di perquisizione si legge che Belsito avrebbe distratto soldi pubblici “per sostenere i costi della famiglia Bossi”. Il tesoriere della Lega, secondo i pm, ha alimentato la casta con denaro non contabilizzato e ha effettuato pagamenti e impieghi, anch’essi non contabilizzati o contabilizzati in modo inveritiero. Tra questi impieghi risaltano nelle conversazioni telefoniche indicate nella richiamata nota del Noe “i costi della famiglia”, intendendosi per tali gli esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord. Si tratta di esborsi in contante o con assegni circolari o attraverso contratti simulati. Tali atti di disposizione in ipotesi non riconducibili agli interessi del partito e contrari ai suoi vincoli statutari, hanno carattere appropriativo”, scrivono i pm di Milano nel decreto di perquisizione.