Sono in gran parte eritrei e somali i migranti tratti in salvo. Si tratta dunque di profughi provenienti da paesi dell’Africa sub sahariana. Anche se ancora i superstiti non sono stati interrogati (molti di loro sono ancora in stato di choc e accusano sintomi di ipotermia per la permanenza in acqua) è probabile che il barcone sia partito dalle coste libiche. La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul naufragio.

Il fascicolo è stato istruito dal sostituto procuratore Andrea Maggioni. La procura, oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ipotizza anche il reato di omicidio plurimo. «Non sappiamo più dove mettere i morti e i vivi». il sindaco di Lampedusa Giusy Nicoli traccia un quadro drammatico: al centro di accoglienza si trovano oltre 1350 persone. Ne ospitava 770, se ne sono aggiunte 463 con il primo sbarco di oggi, dovrà accogliere anche i superstiti del naufragio. «Sui morti – dice – non è stato ancora deciso nulla. Forse saranno portati via, d’intesa con la magistratura». «È un orrore, è un orrore». Non riesce a dire altro Nicoli.

Al telefono scoppia a piangere mentre, sul molo, assiste all’arrivo delle barche cariche di cadaveri. «Non finiscono mai di portare e scaricare morti» dice tra i singhiozzi. Nicolini si aggira smarrita tra la fila di corpi che si allunga sempre di più. Con un filo di voce aggiunge: «Venite a vedere. È una scena impressionante». «Basta con la conta dei morti». Lo afferma, esprimendo «tristezza e indignazione», l’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro. «Non si può continuare con questa conta dei morti – aggiunge monsignor Montenegro – occorre mobilitarsi, fare qualcosa di concreto per evitare queste cicliche tragedie della disperazione».

“E’ una giornata triste. L’imbarcazione trasportava circa 500 migranti», ha spiegato a Skytg24 Antonino Candela, Commissario straordinario dell’assistenza sanitaria di Palermo. «I primi soccorsi sono stati quelli delle barche ad uso turistico. I corpi delle vittime sono state portate sulla banchina», ha aggiunto. Un altro sbarco nella notte. Oltre al barcone naufragato a Lampedusa è approdata in nottata un’altra carretta del mare con altri 463 extracomunitari. I profughi sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza che ieri ospitava oltre 700 persone. Solo lunedì 30 settembre c’era stato un altro tragico sbarco in Sicilia, a Scicli, costato la vita a 13 migranti eritrei.

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