Le forze dell’ordine hanno caricato gli studenti che si stavano muovendo in corteo a Roma, dalla stazione Tiburtina. I ragazzi avevano prima bloccato dei bus e una volta che si sono mossi sono stati bloccati. Dopo avere forzato il cordone delle forze dell’ordine sono stati caricati.
In un primo momento, secondo quanto riferito dai responsabili della manifestazione studentesca, era stato autorizzato un corteo fino all’Università La Sapienza, e dunque lontano dal centro dove il Campidoglio ha proibito i cortei. Quando gruppi di studenti hanno preso una direzione diversa, cordoni delle forze dell’ordine hanno sbarrato il passo al corteo. Al tentativo di forzare il blocco è partita la carica. Gli studenti ora si trovano concentrati davanti alla Stazione Tiburtina, sotto il ponte della Tangenziale. Alcuni manifestanti hanno poi tentato di occupare il cantiere della stazione Tiburtina e sono stati allontanati con altre cariche. Nell’agitazione un agente è caduto in terra. Molti giovani denunciano di essere stati ”identificati senza un motivo” e poi raccontano di “scene di blindati davanti ai licei del centro di Roma”. A denunciarlo in una nota sono gli studenti Autorganizzati. “Nonostante la presenza di mezzi delle forze dell’ordine, gli studenti e le studentesse del Virgilio, in diverse centinaia, si sono mosse in corteo spontaneo nel pieno centro della città e del I municipio, violando qualsiasi divieto – spiegano nella nota – in altri licei stessa scena: tre camionette al Mamiani,e due camionette al Tasso e l’identificazione di chi non andava a scuola”. “Al momento, oltre mille studenti sono bloccati dalle forze dell’ordine alla Stazione Tiburtina, in una situazione di crescente tensione anche dopo che i primi manifestanti giunti sul posto sono stati identificati dalle forze dell’ordine”, concludono gli studenti. “Le cariche contro gli studenti sono un errore figlio di un altro gravissimo errore. Come abbiamo detto fin dal primo momento, impedire i cortei è una decisione sbagliata e destinata a produrre tensione”, ha detto Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma. “La scelta di impedire i cortei si conferma dannosa perché inchioda le Forze dell’Ordine ad una gestione dell’ordine pubblico rigida e muscolare, come del resto dimostrano anche le cariche affrettate di questa mattina e le raccomandazioni preventive inviate ai presidi -aggiunge Zingaretti- Ma anche una deriva sbagliata e insidiosa per l’Italia perché, in un momento drammatico della vita del Paese, accentua la percezione di sordità e afasia delle Istituzioni nei confronti dei giovani e la debolezza totale di una politica incapace di trovare strumenti e idee per interloquire con le istanze e le inquietudine poste dai movimenti. Non ci siamo mai sottratti alle esigenze di garantire l’ordine e al bisogno di colpire i violenti: ma tutto questo non c’entra nulla con quanto avvenuto oggi”. I primi a partire stamani, direzione stazione Tiburtina, sono stati gli studenti del Virgilio che hanno occupato per alcuni minuti corso Vittorio Emanuele. Annunciati dai Collettivi delle scuole superiori blocco del traffico, occupazioni e ‘assedio’ a un ministero. La Questura ieri aveva ribadito che “scendere in piazza senza preavviso potrebbe esporre a responsabilità penali, civili ed amministrative”. La protesta degli studenti ”non muore oggi, non ci facciamo intimorire. Replicheremo in 20 citta’ domani, 4 novembre. E proprio in occasione della Festa delle Forze Armate lanciamo una provocazione: tagliamo le spese militari in favore della scuola”. A dirlo e’ Mariano Di Palma, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, oggi in piazza a Roma. ”Oggi e’ accaduto un fatto assurdo: noi abbiamo cercato di manifestare il nostro dissenso e questo non solo ci e’ stato vietato ma viene anche impedito di tornare a casa. La polizia infatti non fa passare i manifestanti se non identificandoli, come se avessero fatto qualche azione criminale”. Stanchi di avere ”un futuro precario, non solo nelle possibilita’ contrattuali ma anche nei sogni”, dice di Palma, gli studenti rilanciano le prossime iniziative di protesta: la manifestazione internazionale ”contro le misure di austerity globali”, prevista per l’11 novembre, e la giornata internazionale studentesca il 17 novembre.