La Procura di Palermo ha notificato l’avviso di deposito delle intercettazioni e dei brogliacci relativi alle conversazioni dei politici coinvolti nell’indagine sulla presunta corruzione riguardante la societa’ Gas (Gasdotti azienda siciliana).
Si tratta del primo passaggio per poi richiedere al gip un’ordinanza con cui la magistratura palermitana potrebbe ottenere dal Parlamento l’autorizzazione a utilizzare le conversazioni di Saverio Romano (Pid, attuale ministro dell’Agricoltura) e di Carlo Vizzini (Pdl, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato) col professore Gianni Lapis, che, come i primi due, e’ indagato con l’accusa di corruzione aggravata dall’agevolazione di Cosa Nostra. Sotto inchiesta anche Massimo Ciancimino e Toto’ Cuffaro, ex senatore oggi in carcere per scontare una condanna per favoreggiamento e rivelazione di segreti delle indagini, ipotesi anch’esse aggravate dall’agevolazione mafiosa. Nell’indagine, condotta dal pool diretto dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia, si ipotizza che i politici (era sotto indagine anche Toto’ Cintola, ex senatore ed ex deputato regionale Udc, morto l’anno scorso) abbiano preso denaro per agevolare la Gas. A supporto delle loro tesi, i pm vogliono pero’ utilizzare alcune intercettazioni realizzate dai carabinieri del gruppo di Monreale, che dimostrerebbero i collegamenti con Lapis e una serie di discorsi allusivi a giri di denaro e a pagamenti di quelle che per l’accusa sono tangenti.