Nuova tegola giudiziaria per Gianfranco Lande, il cosiddetto Madoff dei Parioli, gia’ autore di una maxi truffa da 700 milioni di euro ai danni di vip di Roma. Il manager, responsabile della societa’ Egp Italia, e’ stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’accusa di bancarotta.

Il provvedimento restrittivo, sollecitato dal pm Luca Tescaroli e dal procuratore aggiunto Nello Rossi, coordinatore del pool dei reati economici, e’ firmato dal gip Simonetta D’Alessandro che ha contestato a Lande i reati di bancarotta fraudolenta documentale e distrattiva, aggravata dal danno patrimoniale di rilevante gravita’ con riferimento allo stato di insolvenza della succursale italiana della Egp. Per le analoghe accuse il giudice per le indagini preliminari ha disposto la misura cautelare anche nei confronti di Raffaella Raspi, compagna di Lande e quella dei domiciliari per il fratello Andrea Raspi e il commercialista Franco Pedrotti. Secondo quanto accertato dagli inquirenti sarebbero emersi episodi di distrazione e dissipazione del portafoglio per circa 225 milioni di euro. Eventi avvenuti tramite “sistematici prelievi di strumenti finanziari e liquidita’, tra il 2009 e il 2010, con causali contabili ‘prestito titoli’ o ‘prestito liquidita’, senza alcuna contropartita a garanzia, a favore della controllata Dharma Holdings e di altre societa’ del gruppo, per un ammontare di 68,5 milioni, di cui 63,7 milioni alla sola Dharma. Gli inquirenti hanno accertato prelievi dal portafoglio, esistente al 31 dicembre 2008 o conferito successivamente a tale data sul depositario Crest, dell’importo complessivo di 25 milioni, privi di ragione economiche commesse alla gestione della succursale italiana della Egp. Quattro i trasferimenti di denaro, effettuati nel 2009, per un milione e 900mila euro, a favore di Pierluigi Romagnoli, non cliente Egp, attraverso la Banca Finnat Euramerica spa di Roma”. Il nome di Romagnoli, responsabile export della societa’ Eurofighter e consulente della societa’ Eads Deutsche Gmbh, era gia’ emerso dalle indagini come uno dei protagonisti dell’affare portato avanti da Lande in Austria per l’assicurazione dei 14 caccia da guerra.

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