Tre persone arrestate dai carabinieri in provincia di Palermo perche’ gravemente indiziate per l’omicidio di Antonino Zito, commesso nel 2012. Il suo corpo carbonizzato fu trovato il 19 dicembre da un contadino a Santa Flavia, in contrada Spedalotto Valdina.
L’uomo, la cui scomparsa era stata denunciata dalla famiglia il giorno prima, era stato identificato grazie ad alcuni tatuaggi e alla fede nuziale. Gia’ noto per precedenti legati al traffico e allo smercio di sostanze stupefacenti, presentava un foro d’arma da fuoco alla testa; la vittima era seduta o in ginocchio al momento del delitto. Dopo l’esecuzione, il suo corpo era stato dato alle fiamme per eliminare tracce del crimine e ostacolare l’identificazione del cadavere. In manette sono finiti – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Termini Imerese Sabina Raimondo su richiesta del procuratore Alfredo Morvillo e dei sostituti Bruno Brucoli e Francesco Gualtieri – Carmelo Ferrara, 33 anni, Pietro Mazzara, di 25, e Maurizio Pirrotta, di 28, palermitani del quartiere Bonagia. I parenti dell’ucciso avevano testimoniato che il giorno prima dell’omicidio, Zito era in una baracca di via Del Bassotto, dove veniva somministrato cibo da strada e di proprieta’ di uno degli arrestati, Ferrara. I servizi di osservazione e pedinamento nonche’ le intercettazioni hanno consentito di raccogliere indizi sui tre destinatari del provvedimento restrittivo, insieme a Zito nelle ore immediatamente precedenti alla scomparsa. Sono ancora in corso le indagini per chiarire il movente dell’omicidio. Nel frattempo le indagini hanno fatto luce anche sui traffici di stupefacenti nella piazza di spaccio di Bonagia.