Potrebbe essere stato un gatto a spingere giu’ dal balcone il vaso che due giorni fa ha colpito ed ucciso Christian Giacomini, il ragazzo di tredici anni che stava passeggiando insieme con la madre ed il fratellino piu’ piccolo sull’Appia.
Questa l’ipotesi piu’ accreditata dalla Procura che ha iscritto nel registro degli indagati la proprietaria dell’appartamento al sesto piano, una donna di 63 anni, per il reato di omicidio colposo. I magistrati, inoltre, potrebbero prendere lo stesso provvedimento anche per il marito della donna, una volta accertato che anche lui vive in quella casa. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, al momento della tragedia la donna non era in casa, mentre il gatto era lasciato libero di scorazzare non solo nell’appartamento ma anche sul balcone. Il felino potrebbe aver urtato i tre vasi che erano sul davanzale, facendone piombare uno in strada proprio mentre Christian stava passeggiando con i familiari. Il vaso, inoltre, era poggiato senza alcuna protezione. Per gli inquirenti l’ipotesi che il vaso sia caduto perche’ spinto da due bambini che erano presenti nello studio dentistico che confina con l’appartamento sembra perdere quota. ”Quel vaso, di cui e’ rimasta l’orma sul davanzale, puo’ essere raggiunto con una certa difficolta’ da chi si trova nell’appartamento accanto, dove si trova lo studio dentistico – spiegano gli investigatori -. Non escludiamo, appena il quadro di quanto avvenuto sara’ piu’ chiaro, di sentire i due bambini”. Intanto gli amici di Christian continuano a portare il loro omaggio al ragazzo, lasciando fiori e dediche sul luogo dell’incidente. Su Facebook si rincorrono i ricordi del giovane, la cui vita e’ stata stroncata da una tragica fatalita’ proprio davanti agli occhi della madre. I compagni sono ancora sotto shock, ancora non riescono a crede che Christian non ci sia piu’. Venerdi’ mattina si ritroveranno tutti al SS. Corpo e Sangue di Cristo, al Tuscolano, dove saranno celebrati i funerali del giovane. Familiari e conoscenti saluteranno per l’ultima volta il loro ” piccolo angelo”.