Avere fatto da regista e organizzatrice della cessione delle quote di uno stabilimento balneare gia’ sequestrato per consentire il risarcimento di un incidente stradale nel quale erano morti marito e moglie ed erano rimaste gravemente ferite le loro due figlie piccole.

E’ l’accusa che e’ costata la condanna a otto mesi di carcere a un avvocato del foro di Ravenna, Roberta Cavallari, 47 anni, originaria, di Cesena. Condannati per lo stesso reato (mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice) anche il muratore bulgaro Ivanov Toncho Radushev, 57 anni, domiciliato a Cesena e acquirente dell’immobile (per lui quattro mesi e mezzo) ed Ernesto Giunchi, 92 anni, di Cervia, sul litorale ravennate, socio accomandante del Bagno sequestrato, il Promenade. Alle parti civili (avv.Federica Fantuzzi di Trieste) il giudice monocratico Francesca Zavaglia ha concesso 21 mila euro di provvisionali. La vicenda si era innescata il 10 maggio del 2008 quando a Lido di Classe, nel ravennate, erano morti sul colpo due coniugi di Bologna, Stefano Gramellini (39 anni, consulente) e Francesca Casadio (37, farmacista). Le figlie di tre e cinque anni si erano salvate dopo un lungo ricovero. A provocare l’incidente, secondo la Polstrada, il 43/enne cervese Giuseppe Giunchi, legale rappresentante del Promenade. Giunchi, che guidava con tasso alcolemico di due volte e mezzo il limite e che aveva saltato una precedenza, era morto nel novembre 2009, prima del processo per omicidio colposo. Intanto la parte lesa con l’avv. Paola Carpi aveva gia’ ottenuto il sequestro conservativo del Promenade datato 5 giugno 2008 per un totale di 4 milioni e 400 mila euro. Ma le quote il 13 giugno erano passate al bulgaro per 825 mila euro senza troppo garanzie, secondo la Procura.

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