Forse a tradirlo e’ stata l’indescrivibile emozione di tornare in liberta’ dopo 23 anni passati in carcere senza avere colpe. David Ranta, il 58enne di New York ingiustamente condannato nel 1990 per un omicidio mai commesso, quello di un rabbino di Brooklyn, e’ stato colpito da un infarto al secondo giorno di liberta’. L’uomo e’ ora ricoverato in ospedale dove i medici – scrive il New York Times – hanno scoperto che una delle sue arterie era completamente occlusa.

L’uomo si e’ sentito male mentre si trovava con la famiglia in un albergo della citta’, dove con le persone piu’ care aveva festeggiato la sua scarcerazione. ”Rientrare nel mondo esterno – ha detto il suo avvocato, Pierre Sussman – dopo quasi un quarto di secolo in prigione puo’ essere un’esperienza estremamente disorientante”. Ranta era stato imprigionato in seguito all’uccisione del rabbino Chaskel Werzberger, uno dei sopravvissuti di Auschwitz. Ad incastrarlo un detective che – e’ stato appurato – utilizzo’ prove rivelatesi false.

 

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