Nuovo sequestro di armi ed esplosivo in Afghanistan da parte di militari del contingente italiano durante un’operazione condotta dalla Task Force Center, su base 66mo Reggimento Aeromobile “Trieste”, mirata a contrastare il traffico di droga.

Si tratta – riferisce un comunicato del portavoce del contingente, colonnello Vincenzo Lauro – di un importante quantitativo di armi ed esplosivo ritrovati all’interno di un deposito situato a circa 6 km a est di Shindand, localita’ principale del settore centrale dell’area di responsabilita’ italiana. L’operazione si e’ sviluppata nell’ambito della manovra operativa che il Regional Command West (RC-West), comando Nato a guida italiana su base Brigata “Sassari”, sta conducendo da mesi nel settore centro-meridionale dell’area di responsabilita’. Infatti, si e’ appena conclusa nel settore Sud l’operazione “Wheelbarrow”, che ha impegnato militari appartenenti al contingente italiano, ai ‘mentor’ italiani dell’OMLT (Operational Mentoring Liaison Team) e alle forze di sicurezza afgane (Afghan National Security Forces-ANSF). L’operazione e’ stata condotta nei territori della provincia di Farah fino ai confini della provincia dell’Helmand, aree ad elevata concentrazione di coltivazioni di papavero da oppio. Durante questa operazione gli “insurgent” hanno tentato di contrastare l’avanzata delle forze della coalizione seminando lungo le principali rotabili alcuni ordigni esplosivi tipo IED, che non hanno comunque coinvolto militari italiani.

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