L’incubo è finito a Boston: la polizia ha arrestato nella notte, dopo una gigantesca caccia all’uomo, il secondo dei due fratelli ceceni ritenuti responsabili dell’attentato alla maratona. Dzhakhar Tsarnaev, 19 anni, è stato catturato dopo che, ferito in seguito alla sparatoria nella quale era stato ucciso ieri il fratello Tamerlan, si era rifugiato all’interno di una barca nel retro di una casa a Watertown.
Scene di giubilo in strada alla notizia, ma il presidente Obama avverte: ‘Si chiude un capitolo. Ma mancano ancora tante risposte. Come due fratelli che sono cresciuti qui possono essersi rivoltati contro il nostro Paese? E ancora, hanno agito da soli? Lo scopriremo’. La pista cecena nell’attentato alla maratona di Boston potrebbe portare a un riavvicinamento tra Mosca e Washington in nome della comune lotta contro il terrorismo, dopo le tensioni legate alla lista nera Magnitski e in generale alla questione dei diritti umani. Lo conferma la telefonata di ieri sera tra Putin a Obama, su iniziativa del Cremlino, nella quale i due leader hanno concordato sulla necessità di “proseguire sulla via della cooperazione nella lotta al terrorismo e sui temi della sicurezza”.
Tuttavia al momento i servizi segreti russi non hanno fornito alcuna informazione sui due fratelli di origine cecena, perché hanno vissuto fuori della Russia. Lo riferisce l’agenzia Itar-Tass citando una fonte ben informata. Intanto continuano ad essere molto serie le condizioni di Dzhokhar Tsarnaev. Il ragazzo è ferito al collo e a una gamba e ha perso molto sangue. Una volta arrestato è stato immediatamente portato in ospedale in ambulanza. Ma ha ricevuto i primi soccorsi nel giardino di Watertown in cui si era nascosto