E’ cominciati ieri, dinanzi ad un tribunale della provincia centrale dello Hunan, in processo nei confronti di nove persone coinvolte nel caso di un giovane che ha venduto un suo rene per acquistare un iPhone e un iPad. Le nove persone, tra le quali un chirurgo, un suo assistente, due infermiere e un anestesista, sono stati incriminati per ferite intenzionali.
Alla sbarra He Wei, un uomo affetto dai debiti, che si rivolse ad un amico per farsi aiutare a mettere su una compravendita di organi. I due tirarono, l’anno scorso, nella storia anche un medico. Dopo aver messo degli annunci su internet e noleggiato una sala operatoria, i due entrarono in contatto con un diciassettenne della provincia dell’Anhui. Ad aprile dell’anno scorso, avvenne l’espianto dell’organo. Al giovane, dopo l’operazione, furono dati circa 2.500 euro, mentre i membri della banda si divisero tra 6.000 e 350 euro, tutto frutto della vendita illegale dell’organo. Una volta arrivato a casa, il giovane, che voleva comprarsi i due gioielli tecnologici dell’Apple, comincio’ a stare male per una insufficienza renale e confesso’ tutto alla madre che sporse denuncia. I nove sono stati arrestati tra il luglio dell’anno scorso e il marzo di quest’anno. Gli avvocati del ragazzo a cui e’ stato espiantato l’organo, hanno chiesto un risarcimento di oltre 260.000 euro.