I procuratori federali Usa hanno incriminato per spionaggio Edward Snowden, la talpa del programma segreto di intercettazioni della National Security Agency, e hanno chiesto alle autorita’ di Hong Kong di arrestarlo.

E’ quanto emerge da documenti giudiziari e da fonti dell’Amministrazione Obama. Nell’incriminazione depositata il 14 giugno, di cui una parte rimane secretata, la procura della Virginia ha formalmente accusato Snowden di spionaggio, furto e “conversione di proprieta’ governative”, per aver condiviso documenti riservati con una persona che non era autorizzata a riceverli. Il New York Times ha riferito che le autorita’ statunitensi stanno preparando una richiesta a Hong Kong per l’estradizione, che pero’ non sara’ facile ottenere perche’ il trattato di estradizione tra gli Usa e l’ex colonia britannica prevede un’eccezione per reati di carattere politico e Snowden potrebbe sostenere che le accuse nei suoi confronti rientrano in questa fattispecie. Per ora da parte americana e’ stato chiesto l’arresto della talpa in base a un mandato provvisorio. Il caso di Snowden, l’ex analista dei servizi segreti americani che ha denunciato l’esistenza di una vasto programma di intercettazioni illegali, rappresenta un banco di prova per Hong Kong che nonostante la sua autonomia dipende da Pechino per le decisioni che hanno rilevanza sulla politica internazionale. Snowden era arrivato a Hong Kong a fine maggio e si ritiene che si trovi ancora nel territorio. Un giornale locale, l’Apple Daily, ha scritto che si trova in una casa sicura sotto la protezione della polizia anti-terrorismo.

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