Il presidente egiziano Mohammed Morsi si atterra’ alla sentenza emessa ieri da un Tribunale amministrativo del Cairo, che sollevando dubbi costituzionali ha sospeso le elezioni parlamentari, la cui prima fase era stata convocata per il 22 aprile. Lo rende noto la televisione di Stato egiziana.
”La presidenza conferma il suo pieno rispetto per la sentenza emessa dal Tribunale amministrativo per migliorare lo stato di diritto”, ha riferito l’ufficio della presidenza di Morsi. Ieri il Tribunale amministrativo del Cairo aveva impugnato il decreto presidenziale contestando il fatto che Morsi non avesse consultato il primo ministro e il governo prima di convocare le elezioni e che questo era in violazione con la nuova Costituzione egiziana. Il Tribunale ha anche inviato la controversa legge elettorale alla Corte costiruzionale suprema perche’ si pronunci sulla sua legalita’. Con il decreto dello scorso 22 febbraio Morsi aveva fissato per il 27 e 28 aprile il primo turno delle prossime elezioni parlamentari, che si terranno in quattro fasi. Poi, in seguito alle proteste dei copti, il giorno dopo il presidente aveva deciso di anticipare al 22 e 23 aprile il primo turno delle consultazioni per evitare che concidesse con le festivita’ pasquali.