Il gruppo Fiat-Chrysler chiude il primo trimestre con un utile netto di 379 milioni. I risultati sono stati approvati dal cda a Detroit. Il gruppo Fiat-Chrysler conferma, “nonostante l’assenza di visibilità circa il livello minimo che potrà toccare il mercato europeo”, i propri target per l’anno in corso.
Il gruppo Fiat-Chrysler ha chiuso il primo trimestre, grazie all’andamento positivo della casa Usa, con un risultato della gestione ordinaria, pari a 866 milioni di euro, 101 in più rispetto al quarto trimestre 2011, nonostante la stagionalità normalmente sfavorevole. L’indebitamento netto industriale del gruppo Fiat-Chrysler è pari a 5,8 miliardi di euro (5,5 miliardi di euro alla fine del 2011) con maggiori investimenti; le disponibilità generate da Chrysler hanno in buona parte compensato quanto assorbito dal resto del gruppo, principalmente per effetto del calo dei volumi in Europa. Le consegne a livello mondiale del gruppo Fiat-Chrysler per i marchi generalisti sono state superiori a 1 milione di unità. I ricavi del Gruppo Fiat-Chrysler del primo trimestre 2012 sono pari a 20,2 miliardi di euro. Quelli di Fiat esclusa Chrysler ammontano a 8,7 miliardi di euro, in calo del 5,7% rispetto al primo trimestre 2011, principalmente per effetto del calo dei volumi in Europa, in cui le condizioni di mercato continuano a rimanere deboli sia per le autovetture sia per i veicoli commerciali leggeri. In Italia, in particolare, la produzione e le consegne di Fiat hanno anche risentito degli scioperi prolungati dei trasportatori. Gli utili netti di Chrysler sono piu’ che quadruplicati nel primo trimestre del 2012, trainati soprattutto dalle vendite Usa (+40%) e attestandosi a 473 milioni di dollari. I ricavi sono saliti del 25%, a 16,4 miliardi di dollari dai 13,1 miliardi di un anno fa. Le vendite complessive sono aumentate del 33% a 523.000 unita’. ”Si tratta di un’altro trimestre positivo costruito sui guadagni provenienti dalle vendite”, commenta con soddisfazione il numero uno di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, sottolineando come il gruppo continui a centrare gli obiettivi fissati nel piano quinquennale. In particolare, la quota di mercato negli Stati Uniti nei primi tre mesi del 2012 e’ cresciuta all’11,2% dal 9,2% di un anno fa. Con le vendite di marzo che e’ hanno fatto registrare il decimo mese consecutivo in cui Chrysler guadagna almeno il 20%. Tale risultato – spiega il gruppo – ”riflette l’accresciuta fiducia dei consumatori nel nostro ventaglio di prodotti, comprese la Chrysler 300, nominata una delle dieci migliori auto familiari del 2012, e le Jeep Grand Cherokee e Wrangler, che finora quest’anno hanno conquistato venti premi”. Per la prima volta nella sua storia, poi, Chrysler si e’ ritrovata per un trimestre leader del mercato in Canada, con una quota del 15%. Le vendite a livello internazionale, al di fuori del Nordamerica, sono cresciute dell’80% rispetto al primo trimestre del 2011: si tratta di 67.000 auto, comprese le 18.000 prodotte da Chrysler e vendute da Fiat. L’utile operativo del gruppo e’ quindi cresciuto a 740 miliardi di dollari, il 55% in piu’ rispetto all’anno precedente. Anche l’ebitda ha fatto registrare un balzo del 18%, attestandosi a 1,4 miliardi di dollari. “Siamo incredibilmente soddisfatti per l’ottima performance di Chrysler”. Lo ha detto Sergio Marchionne nella conference call sui conti della casa di Detroit.