Il presidente americano Barack Obama non ha chiesto a Israele di bloccare i piani per un’operazione di terra a Gaza. Lo ha reso noto la Casa bianca precisando che il presidente ritiene che Israele abbia il diritto di prendere le proprie decisioni relative alla sicurezza.

Intanto il segretario generale dell’Onu Ban ki-Moon sollecita ‘tutte le parti” a porre fine subito alle violenze a Gaza, affermando che una escalation “metterebbe l’intera regione a rischio”, parlando dopo il colloquio col segretario della Lega araba Nabil el Araby. Il Segretario di Stato Hillary Clinton ha fatto sapere di essere diretta verso Israele, dove vedrà – forse domani – il premier Benyamin Netanyahu. Lo ha riferito la radio militare. Obiettivo della Clinton – che proviene dalla Cambogia – è di concordare con Israele una formula che consenta di mettere fine ai combattimenti a Gaza. La Clinton atterrerà in Israele in serata, contemporaneamente con il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban ki-Moon. Lo riferisce il sito web di Haaretz. Nella notte l’aviazione e la marina militare di Israele hanno continuato a colpire obiettivi nella striscia di Gaza, centrando fra l’altro un istituto bancario palestinese e “tunnel terroristici”. Negli attacchi di ieri hanno perso la vita a Gaza 33 persone, fra cui una coppia di genitori e i loro due figli. Complessivamente le vittime palestinesi sono state finora 115. Circa 900 i feriti. E una strage è stata sfiorata stamane a Beer Sheva (Neghev) quando un razzo palestinese sparato da Gaza ha centrato un autobus. I passeggeri erano fuggiti dall’ automezzo pochi istanti prima, al suono delle sirene di allarme. L’autista è rimasto ferito in modo leggero. Hamas ha sparato stamane su Beer Sheva 16 razzi, tre dei quali hanno colpito zone abitate. Anche la città di Ashqelon è sotto attacco.

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