Ha colpito ancora una volta la ninfomane tedesca di Monaco salita agli onori delle cronache per aver sequestrato per una notte intera, cinque settimane fa, un dj della capitale bavarese a scopo sessuale. A farne le spese, stavolta, e’ stato un giovane africano di 31 anni, che la polizia locale ha trovato la settimana scorsa, dopo le violenze, in lacrime seduto su un marciapiede.
Il ragazzo era stato adescato su un autobus e invitato a salire a casa della 47enne che, chiuse porte e finestre e fatti sparire i telefoni, l’ha privato della liberta’ per 36 ore facendone il suo schiavo sessuale. Anche il dj 43enne Dieter S., la prima vittima, era stato adescato in un luogo pubblico, in un noto locale di Monaco. A lui era andata ‘meglio’: dopo cinque ore e otto atti sessuali, riporta il tabloid Bild, era riuscito a uscire dal suo incubo scappando sul balcone col telefonino, con cui aveva chiamato la polizia per farsi liberare. Allora nemmeno le uniformi avevano fatto rinsavire la donna, che ha anzi invitato la coppia di agenti intervenuta per liberare il dj a fare sesso di gruppo. Secondo Bild le proposte alla polizia si sarebbero ripetute anche in questo secondo sequestro. Come dopo il primo caso di violenza, anche in quest’occasione la 47enne – una donna molto avvenente, che sarebbe spinta dall’insopprimibile voglia di rimanere incinta – e’ stata ricoverata in una clinica specializzata. Stavolta pero’ ci rimarra’ piu’ a lungo di qualche giorno: i medici hanno riconosciuto, scrive il tabloid bavarese Tz, la sua pericolosita’ per il genere maschile.