In un nuovo sviluppo nel complicato caso di affidamento su scala internazionale che si sta disputando in Australia, e’ fallito il tentativo di una madre australiana di ottenere che le autorita’ rinuncino a rintracciare le 4 figlie che rimangono nascoste, per riconsegnarle al padre che vive in Italia.

Il giudice del Tribunale di Famiglia Colin Forrest aveva ordinato la partenza per l’Italia delle ragazze, di eta’ fra 9 e 14 anni in quanto portate in Australia dalla madre senza il consenso del padre, in violazione della Convenzione dell’Aia contro il sequestro di minori. Ieri il giudice ha respinto la richiesta della madre, dicendo di non credere che essa ignori dove si trovano le figlie, e avvertendola che rischia l’incriminazione per oltraggio alla corte per non averle consegnate nella cura dello Stato. Ha inoltre emesso mandati di comparizione per domani in corte per la nonna, la zia materna e la bisnonna delle ragazze, perche’ depongano sulla loro conoscenza della loro ubicazione. La donna, identificata da un quotidiano come Laura Garrett, aveva escluso di tornare in Italia con le figlie, sostenendo che l’ex marito e’ violento e mentalmente instabile. Parlando ieri fuori del tribunale, ha detto che non e’ stata fatta giustizia. ”Queste bambine hanno diritto a essere ascoltate. Non verranno fuori finche’ non viene loro promesso che non saranno portate lontano dalla mamma”, ha aggiunto. ”Sono terrorizzate al pensiero di tornare in Italia’, aveva detto in precedenza. ”Hanno anche scritto lettere al padre, pregandolo di lasciarle restare. Sono brave ragazze, vanno bene a scuola, sono felici e sicure, e’ tutto cio’ che vogliono”. Il padre delle ragazze, Tommaso Vincenti della provincia di Firenze, era arrivato ieri mattina a Brisbane per prenderle in consegna e ha detto aver approvato il viaggio delle ragazze con la madre credendo che andassero solo per una vacanza di un mese. I due si erano conosciuti quando la donna si trovava in Italia per imparare la lingua.

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