Spunta il nome ‘Sandro’ nel giallo dell’omicidio di Peter Hilber, il commerciante altoatesino di 39 anni originario di Varna trovato morto in un dirupo profondo 25 metri nella zona di Spiss nel Tirolo austriaco non distante dal confine italiano di passo Resia.

Sul corpo dell’uomo, denudato e con le sole mutante indossate, molteplici lesioni al capo procurate da un oggetto contundente. Stando al racconto della madre Gertraud e della sorella Angelika, Peter venerdi’ 20 aprile anziche’ rientrare come programmato in Alto Adige assieme alla moglie Tanja e al figlio, poco prima della partenza da Friedrichshafen ha comunicato di modificare il rientro. Alla famiglia ha detto di partire perche’ lui sarebbe rientrato a Merano in serata. Il motivo era legato ad un improvviso impegno di lavoro nella localita’ tedesca sul lago di Costanza dove lavorava. La consorte avrebbe visto suo marito salire in auto assieme ad un uomo che parlava italiano e conosciuto come ‘Sandro’. Le indagini sono in corso tra Italia, Austria e Germania. Intanto, si scava nel passato di Peter Hilber e ci si concentra su quando detto alla sorella Angelika circa un mese fa: “se dovessero trovarmi morto, prendi questa chiave e vai a Friedrichshafen. Apri la cassetta di sicurezza e prendi il suo contenuto”. Forse temeva la vendetta di qualcuno, forse causa i debiti. Dopo i problemi con la giustizia avuti in Italia, nel 2009 l’uomo era stato arrestato per traffico internazionale con Bulgaria e Turchia di autovetture di lusso e nel 2007 era stato rinviato a giudizio per una presunta truffa all’erario di 13,5 milioni di euro per compravendita di veicoli, aveva deciso di cambiare vita e trasferirsi all’estero. Aveva aperto un negozio per vendere prodotti tipici altoatesini, ma l’attivita’ non e’ mai decollata. Gli inquirenti tedeschi hanno notato che Hilber cambiava spesso l’appartamento perche’ non versava la quota dell’affitto ma soprattutto si era sempre piu’ indebitato oltre che ad avere ancora conti aperti in Italia.

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