La Corte Suprema indiana discute oggi il ricorso sulla giurisdizione da applicare al caso dei due maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in liberta’ vigilata nello stato meridionale del Kerala dopo l’uccisione di due pescatori scambiati per pirati.

Nell’appello presentato tre giorni fa al massimo organo giudiziario di New Delhi, i legali dei due fucilieri contestano la sentenza dell’Alta Corte del Kerala del 29 maggio. In quell’occasione, i giudici avevano respinto la richiesta di applicare il diritto internazionale all’incidente avvenuto il 15 febbraio al di fuori delle acque territoriali indiane confermando cosi’ la legittimita’ di giudicare i due accusati. Si tratta del secondo ricorso italiano pendente presso la Corte Suprema in merito alla delicata questione dopo quello sull’incostituzionalita’ della detenzione di Latorre e Girone presentato ad aprile e discusso in diverse sedute (la prossima sara’ il 27 luglio). Intanto la Corte Suprema, ieri, e’ stata chiamata a pronunciarsi sulle garanzie bancarie depositate per il dissequestro della petroliera Enrica Lexie. I giudici hanno respinto la richiesta dei legali dell’armatore di presentare una fideiussione bancaria (come deciso dalla stessa Corte Suprema) e non un assegno di 30 milioni di rupie (450 mila euro) come ordinato dalle autorita’ keralesi per il rilascio del mercantile.

 

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