Il Papa ha emanato il Motu Proprio che introduce alcune modifiche nelle procedure che regolano il conclave. Riguardo al dovere del segreto sull’elezione del Papa e alla scomunica per chi lo viola, ora questa pena prevista per il trasgressore entra nella formula di giuramento dei cardinali, ed è indicata espressamente.
Lo prevede il Motu Proprio. “Il papa non ha imposto un tempo più breve, i cardinali possono aver bisogno di più tempo per discutere. E’ solo una facoltà nuova per tutto il collegio, non solo gli elettori. C’è una grande misura pastorale e giuridica in questo”. Lo ha spiegato mons. Pier Luigi Celata, vice camerlengo, nel corso del briefing in sala stampa vaticana.