Puntuale con i festeggiamenti serali dell’Eid al Fitr, che segnano la fine del mese del digiuno del Ramadan, in Iraq tornano ad esplodere le autobombe. Almeno 10 ordigni celati in altrettanti veicoli sono deflagrati in mercati affollati in quartieri abitati prevalentemente da sciiti causando almeno 50 morti e 140 feriti.

Fuori Baghdad un kamikaze si e’ fatto saltare in aria nella citta’ di Tuz Khurmato, 170 km a nord della capitale, uccidendo almeno 10 persone e ferendone 45. Tuz Khurmato e’ situata in una zona particolarmente violenta il cui controllo e’ rivendicata sia dal governo centrale che dalla regione autonoma del Kurdistan Due altre autobomba sono invece esplose a Nassiriya, 300 km a sud-est di Baghdad provocando 4 nmorti e 8 feriti Il Ramadan del 2013 sara’ ricordato come uno dei piu’ violenti, anche se di fatto dalla fine dello scorso anno le violenze interconfessionali tra sunniti e sciiti hanno fatto ripiombare il Paese nel periodo peggiore. In particolare da parte sunnita si colpiscono gli sciiti che, maggioranza numerica nel Paese erano sotto il giogo dei sunniti durante il regime di Saddam Hussein, ora guidano il Paese. Solo a luglio si sono contati 1.000 morti, il mese piu’ sanguinoso dal 2008.

 

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