Papa Francesco ha nominato oggi gli otto primi componenti della Commissione per la tutela dei minori, istituita contro il fenomeno della pedofilia. Ne fanno parte quattro uomini e quattro donne, rappresentativi di vari Paesi, tra cui il cardinale Sean O’Malley e anche una vittima di abusi, l’irlandese Marie Collins. I membri di questo “gruppo iniziale” della Commissione, destinata ad aumentare nella composizione, sono: la francese Catherine Bonnet, studiosa di psicologia e psichiatria, l’irlandese Marie Collins, rappresentante delle vittime degli abusi, l’inglese Sheila Hollins, docente di psichiatria, il cardinale Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston, strenuo combattente del fenomeno della pedofilia nella sua diocesi, componente del consiglio di cardinali che assiste il Papa nella riforma della Curia, il giurista italiano Claudio Papale, l’ex primo ministro ed ex ambasciatrice polacca Hanna Suchocka, il gesuita argentino Humberto Miguel Yanez, che da lungo tempo conosce Bergoglio, il gesuita tedesco Hans Zollner, studioso del fenomeno e decano della facoltà di psicologia dell’Università Gregoriana.

“Il compito principale delle suddette persone – fa sapere un comunicato della sala stampa vaticana – sarà di preparare gli statuti della Commissione, i quali ne definiranno le competenze e le funzioni. La medesima Commissione verrà successivamente integrata da altri membri, scelti nelle varie aree geografiche del mondo”. Parlando alle emittenti cattoliche della rete Corallo papa Francesco ha osservato che “il clima mediatico ha le sue forme di inquinamento, i suoi ‘veleni'”. “La gente lo sa, se ne accorge, ma poi purtroppo si abitua a respirare dalla radio e dalla televisione un’aria sporca, che non fa bene”, ha detto alle emittenti cattoliche della rete Corallo: “C’è bisogno di far circolare aria pulita”. “Per me i peccati dei media più grossi sono quelli che vanno sulla strada della bugia e della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione” ha detto Francesco parlando “a braccio”.

 

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