Sale la tensione, a Berlino, in occasione della visita di Benedetto XVI in Germania, dal 22 al 25 settembre prossimi. Oggi i rappresentanti di un gruppo ‘critico’ verso il papa ha annunciato di voler protestare nelle immediate vicinanze degli eventi ufficiali, nonostante le autorita’ tedesche non abbiano concesso i permessi necessari.

Episodi di protesta sarebbero stati organizzati in tutte e tre le tappe della visita di Stato di Benedetto XVI, che dopo Berlino si rechera’ a Erfurt e Friburgo. Sono molti, in Germania, a essere insoddisfatti dell’atteggiamento del papa, ritenuto conservatore, soprattutto sui temi del controllo delle nascite, l’aborto e i diritti degli omosessuali. Solo nella capitale tedesca ben 54 gruppi si sono uniti sotto la guida dell’Associazione delle lesbiche e dei gay tedeschi (Lsvd) per organizzare una protesta di fronte alla porta di Brandeburgo, a poche centinaia di metri dal parlamento tedesco, dove il papa terra’ un discorso. Secondo gli organizzatori alla manifestazione potrebbero partecipare piu’ di 20mila persone. A oggi le autorita’ non hanno pero’ concesso lo spazio richiesto offrendo due aree alternative, molto piu’ distanti dal Parlamento. Ma la Lsvd non intende arrendersi, per non rinunciare al diritto di protestare ”a portata d’orecchio”. Il segretario della Conferenza episcopale tedesca, Hans Langendoerfer, ha intanto riferito al settimanale Focus delle preoccupazioni dell’ambiente per la possibilita’ che le proteste possano prendere una piega violenta, per responsabilita’ di singoli individui. Nel 1996, durante la visita in Germania del predecessore di Benedetto XVI, papa Giovanni Paolo II, ci furono vibranti episodi di protesta proprio davanti alla porta di Brandeburgo.

 

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