Centotrentadue delegazioni ufficiali di Paesi e Organizzazioni Internazionali parteciperanno domani alla messa d’inizio del Ministero Petrino di Papa Francesco. “Nessuno e’ stato invitato, nessuno viene sconsigliato di venire”, ha affermato padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, per il quale non si puo’ imputare al Vaticano la presenza o l’assenza di questo o quel leader.

Il portavoce, padre Federico Lombardi ha ricordato oggi ai giornalisti che le “laudi del Re” che sono previste nel rituale riguardano Gesu’ Cristo, non certamente il Capo della Chiesa Cattolica e dunque non si tratta affatto di una “intronizzazione”, termine che non corrisponde alla realta’. E sono vari gli “aspetti di semplicita’” della messa che il Papa domani celebrera’ in piazza San Pietro per l’inaugurazione del Pontificato. Lo ha sottolineato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, dettagliando alcuni particolari della liturgia. Il Vangelo sara’ “cantato in greco”. Se normalmente viene cantato in latino e greco, per sottolineare l’unita’ dei cristiani di Oriente e Occidente, in questo caso si e’ optato per il greco “perche’ di latino ce n’e’ gia’ molto”. Il Papa “non da’ la comunione lui personalmente, ma la danno i diaconi”. Ancora, “non c’e’ processione delle offerte, pane e vino per la messa vengono portati dai ministranti per l’altare, ma senza solenne processione”. L’omelia sara’ tenuta in italiano e il Papa ha gia’ scritto un testo per consentire le traduzioni, “ma abbiamo visto – ha precisato Lombardi – che il Papa ama una certa spontaneita’, quindi puo’ darsi che aggiunga altre frasi e osservazioni mentre parla”. Alla messa canteranno il coro della Cappella Sistina e il coro dell’Istituto di musica sacra. All’offertario, mottetto composto proprio per la messa di inaugurazione da Pierluigi da Palestrina “Tu es pastor ovium”. Alla fine, il “Te deum”. Gli “aspetti di relativa semplicita’ della messa – ha detto Lombardi – fanno si’ che la messa non dovrebbe essere molto lunga. La celebrazione di domani puo’ stare in due ore, forse alle 11.30 le cose sono gia’ verso il termine”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui