Le forze armate russe hanno ucciso uno dei leader dei ribelli islamici nel Caucaso del Nord, accusato di aver organizzato un fallito attentato a Mosca. La notizia, ancora non commentata ufficialmente, e’ riportata dal quotidiano Kommersant. Secondo il giornale, Ibragimkhalil Daudov e’ stato trovato morto, ieri, in una foresta in Daghestan dopo essere stato ferito in una sparatoria con la polizia, che nel fine settimana aveva fatto irruzione nella casa dove si nascondeva.
Riuscito a fuggire all’inseguimento, il leader islamico e’ morto assiderato e per una forte emorragia, come hanno rivelato a Kommersant fonti delle forze di sicurezza russe. Daudov era tra i leader del cosiddetto Emirato del Caucaso, un gruppo che combatte per creare uno Stato islamico nel Caucaso settentrionale. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe portato a Mosca sua moglie e un’altra donna per compiere un attentato la notte di Capodanno tra il 2009 e il 20120 vicino al Cremlino. L’ordigno che doveva compiere la strage e’, pero’, esploso poche ore prima in una periferia della capitale, uccidendo la consorte di Daudov.