Il Pentagono si sta preparando a fornire “opzioni militari” per mettere fine alle violenze in Siria nel caso dovesse fallire il rafforzamento delle pressioni diplomatiche in atto su Damasco. E’ quanto ha detto, in un’intervista alla Cbs, il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale Martin Dempsey.
“Credo che la pressione militare debba sempre precedere ogni disccusioni di opzioni militari – ha detto – ed e’ questo, per inciso, il mio lavoro, presentare opzioni non decidere strategie. E cosi’ noi saremo preparati a fornire queste opzioni militari se verranno chieste”. La sua dichiarazione arriva dopo che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha condannato all’unanimita’ l’uso di carri armati e artiglieria pesante durante i recenti attacchi delle forze siriane contro la citta’ di Hula, che hanno provocato almeno 108 morti. “Quanto e’ accaduto in Siria nel weekend e’ assolutamente orribile, atroce – ha aggiunto – io mi aspetto che la pressione della comunita’ internazione aumenti”. Ma alla domanda se la diplomazia, senza intervento militare, sara’ sufficiente a mettere fine ai combattimenti, ha risposto: “questa rimane sembre la domanda cruciale”.