Mezzi corazzati lealisti sono entrati nello strategico quartiere centrale di Salaheddin, gia’ ultima vera roccaforte dei ribelli ad Aleppo, da dove poco prima essi stessi avevano annunciato di essersi ritirati. “Le forze del regime sono avanzate lungo via al-Malab con carri armati e blindati”, ha ammesso Wassel Ayoub, un comandante locale del Libero Esercito Siriano, braccio armato dell’opposizione. “Nella zona sono adesso in corso furiosi combattimenti”, ha aggiunto.
Da qualche giorno a Salaheddin si era attestata la linea avanzata del fronte nella capitale economica della Siria. L’Esercito regolare siriano aveva ammassato tank e autoblindo intorno all’agglomerato urbano fin dal mese scorso, in vista di quella che il regime aveva definito, con linguaggio ripreso dal defunto dittatore iracheno Saddam Hussein, la “madre di tutte le battaglie”, l’offensiva finale per riconquistare la seconda citta’ del Paese. Sempre stando ad Ayub, le colonne sono penetrate a Salaheddin dal quartiere adiacente di Hamdaniyeh, muovendo in direzione ovest-est. Dal canto loro fonti dell’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell’opposizione in esilio con sede in Gran Bretagna, hanno riferito che gli scontri in atto oggi nella zona sono i piu’ intensi mai combattuti ad Aleppo in quasi diciassette mesi di rivolta.