Edward Snowden, la talpa del Nsagate, ha chiesto asilo a 21 Paesi, tra cui l’Italia. La richiesta e’ arrivata all’ambasciata italiana a Mosca, che l’ha gia’ inoltrata a Roma, come confermano ad Agi fonti diplomatiche a conoscenza del caso.

In attesa di una risposta da Ecuador e Islanda, l’ex tecnico della Cia si e’ rivolto ad altri 19 Paesi attraverso un legale del sito fondato da Julian Assange, Sarah Harrison, che ha personalmente inviato le richieste a : Spagna, Austria, Bolivia, Brasile, Cina, Cuba, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Irlanda, Paesi Bassi, Nicaragua, Norvegia, Polonia, Russia, Svizzera e Venezuela. Le richieste di asilo politico saranno trasmesse alle ambasciate di questi Paesi dalle autorita’ consolari russe. La talpa dell’Nsagate si trova dal 23 giugno nell’area di transito dell’aeroporto internazionale della capitale russa. E, ieri sera, e’ tornato a parlare, promettendo nuove scottanti rivelazioni e accusando il presidente americano Barack Obama di ricorrere all'”inganno” e alla “aggressione politica” nei confronti di altri Paesi per ottenere la sua estradizione. In una lettera al governo di Quito, Snowden ha ringraziato il governo ecuadoregno per avergli consentito di raggiungere la Russia e per aver esaminato la sua richiesta di asilo ma ha fatto sapere che continuera’ a rivelare segreti degli 007 Usa “al servizio del pubblico interesse”. Un’affermazione che pone a rischio la domanda di asilo presentata alle autorita’ russe visto che il presidente Vladimir Putin aveva detto che sarebbe stato ben accetto in Russia a patto che la smettesse di “danneggiare i nostri partner americani”.

 

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