Gli islamisti somali Shabaab hanno reso noto di avere compiuto, ieri alle 16.30, “l’esecuzione” dell’ostaggio francese Denis Allex, detenuto in Somalia dal 2009 e dato per morto dal governo francese dopo il fallito blitz militare per liberarlo sabato scorso.

L’annuncio arriva con un tweet. Il ministro degli Esteri britannico William Hague ha confermato oggi la morte di un cittadino britannico nella cattura degli ostaggi stranieri da parte di Al Qaida in Algeria, definendola “un omicidio a sangue freddo”. Dire che si tratti di una rappresaglia per l’intervento della Francia in Mali è “una semplice scusa”, ha dichiarato alla stampa il ministro, in visita diplomatica a Sydney. “Possiamo purtroppo confermare la morte di un cittadino britannico, ma non i nomi degli ostaggi”, ha spiegato Hague. Prima condizione posta dai rapitori per l’avvio di trattative per la liberazione degli ostaggi occidentali in Algeria è “il ritiro delle unità della sicurezza e dell’esercito algerino che circondano il sito di In Amenas”. Lo ha detto, al canale satellitare Al Jazeera, Abou Al Bara, uno dei rapitori che occupano il campo petrolifero di In Amenas. L’uomo ha spiegato che le rivendicazioni del gruppo sono politiche e che vertono sulla richiesta di liberazione di prigionieri islamici detenuti in Algeria e in altri Paesi.

 

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