Anders Behring Breivik voleva uccidere tutti i membri del governo norvegese il 22 luglio scorso, e voleva decapitare il premier. Lo ha ammesso lo stesso 33 fanatico nella quarta giornata del processo che lo vede imputato per le stragi di Oslo e di Utoya, 77 morti.
“L’obiettivo dell’attacco agli uffici governativi era quello di eliminare l’intero governo, incluso il premier, e tutti coloro si trovavano all’interno del palazzo”. In precedenza Breivik aveva anche ammesso che voleva uccidere tutti i 569 partecipanti al raduno giovanile organizzato dal Partito Labourista sull’isola di Utoya, dove massacro’ 69 persone.