1,3 milioni di bambini sono colpiti dalla conflitto in Siria, sia all’interno del paese sia all’esterno. Lo stima l’Unicef che denuncia l’aumento delle necessità per salute e nutrizione dei bambini. Per questo – segnala l’Agenzia dell’Onu – migliaia di bambini siriani

vengono monitorati per prevenire la malnutrizione. L’Unicef – in una nota diffusa a Roma – ha rilanciato l’appello alla comunità internazionale per un aumento dei finanziamenti per i programmi di emergenza per acqua, servizi igienici, istruzione, salute e nutrizione, grazie ai quali vengono aiutati decine di migliaia di bambini e le loro famiglie, in Siria e nei paesi vicini. Nel campo profughi di Zàatari (nel nord della Giordania), parallelamente alle vaccinazioni settimanali, vengono realizzati screening nutrizionali. L’Unicef e il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Oms e le agenzie partner, lanceranno una campagna di vaccinazione antimorbillo e antipolio per più di 100 mila bambini che si trovano tra il campo di Zàatari, i centri di transito nelle vicinanze e le comunità che ospitano rifugiati nel nord della Giordania. Le forze governative siriane hanno bombardato pesantemente il campo palestinese Yarmuk alla periferia sud di Damasco, roccaforte dei ribelli anti-regime. Lo riferiscono testimoni che hanno pubblicato in rete video amatoriali in cui si mostrano civili scavare tra le macerie di edifici alla ricerca di sopravvissuti.

 

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