Todd Arkin, un parlamentare repubblicano anti-abortista, e’ da un paio d’ore al centro di una bufera polemica per colpa di alcune sue incredibili affermazioni contro l’interruzione della gravidanza, anche nei casi di violenza sessuale. Intervistato da una tv locale del Missouri, ha detto che questa evenienza, cioe’ rimanere incinta dopo uno stupro e’ un fatto ”decisamente raro”.

Il video delle sue parole e’ postato sul blog di Ansa Usa, www.potus2012.it. ”Da quanto ho sentito dai medici – ha spiegato Arkin – si tratta di un’evenienza davvero rara”. ”In caso di uno stupro legittimo il corpo femminile puo’ fare in modo di chiudere tutto…”, ha detto Arkin. Quindi, ha aggiunto che anche nel caso remoto in cui si dovessero verificare queste gravidanze, ”allora ci dovrebbero essere ripercussioni per lo stupratore, ma non il feto”. ”Supponiamo che forse non ha funzionato o qualcosa del genere. Allora penso che ci dovrebbe essere una punizione. Ma la punizione dovrebbe essere il violentatore e non attaccare il bambino”. I siti progressisti sono andati subito all’attacco. E lui, a caldo, s’e’ limitato a dire che le sue parole sono state ”fraintese”. Ma non s’e’ scusato. Cosi’ l’hashtag su twitter #legimitaterape e’ subito volato in testa al traffico. E non solo in Usa, ma in tutto il mondo, Arkin e’ diventato l’obbiettivo dell’ira delle donne. E non solo loro. Inoltre, il sito obamiano Thinkprogressive, ha sottolineato come Todd Arkin sia stato piu’ volte appoggiato dal candidato repubblicano alla vicepresidenza degli Stati Uniti, Paul Ryan. Insomma, un caso politico e soprattutto una grana in piu’ per Mitt Romney, da mesi considerato per le sue posizioni un nemico delle donne americane e dei loro diritti di una maternita’ consapevole.

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