Il cancelliere austriaco Werner Faymann si è detto favorevole alla concessione di tempi più lunghi alla Grecia per ripagare il proprio debito, “anche due o tre anni”, a patto che Atene rispetti gli impegni sulle riforme e sui tagli alla spesa concordati con l’Ue.

Ma dalla Germania arriva un immediato stop: una proroga, che sia di sei mesi o di due anni, per la Grecia “non è fattibile”, taglia corto il vicecancelliere tedesco liberale Philipp Roesler, in un’intervista alla Zdf, secondo alcune anticipazioni. “Una permanenza di Atene nell’euro sarebbe auspicabile, ma questa dipende dal mantenimento degli impegni sulle riforme”, aggiunge Roesler. Ma la cancelliera Angela Merkel commentando le richieste di uscita di Atene dall’euro da parte della Csu avverte: “Ciascuno dovrebbe pesare molto bene le parole”.

“La Bce è indipendente. Ha però un mandato molto chiaro e strettamente limitato per contribuire alla stabilità della valuta. Io ho fiducia ora come prima del fatto che le sue decisioni siano prese sulla base del suo mandato, e così ha detto anche Mario Draghi”. Lo ha detto Angela Merkel nell’intervista estiva alla tv tedesca Ard. Angela Merkel ridimensiona i dissensi interni alla Bce, che sono a suo modo di vedere, “non inusuali”. La cancelliera lo ha detto nell’intervista estiva alla tv tedesca Ard, commentando le parole di Jens Weidmann sullo Spiegel, che oggi ha di nuovo attaccato Mario Draghi. Merkel ha paragonato la discussione interna a Francoforte a quella che avviene a Bruxelles: “Ci sono sempre discussioni anche nel consiglio dell’Ue”.

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