Si e’ concluso nella piazza nei pressi della stazione di Bagnoli della Cumana, da dove era partito nel pomeriggio, il corteo dei manifestanti che hanno protestato in serata alla Citta’ della scienza, a Napoli, portando Cgil, Cisl e Uil a decidere di sospendere il concerto del Primo Maggio.

Il corteo, controllato dalle forze dell’ordine, si e’ sciolto senza altri incidenti, ne’ momenti di tensione. ”Per noi il Primo Maggio non e’ una festa, ma un giorno di lotta”: lo scrivono gli aderenti a Resistenza Operaia-Irisbus, al Comitato cassintegrati e licenziati FIAT, al Collettivo Autorganizzato Universitario, al Laboratorio Politico Iskra e a Clash City Workers, che in serata hanno dato vita alla protesta che ha portato Cgil, Cisl e Uil a sospendere il concerto del Primo Maggio alla Citta’ della Scienza, a Napoli. ”Per questa ragione – continuano – abbiamo portato il nostro dissenso al concerto organizzato da CGIL, CISL e UIL a Citta’ della Scienza, un luogo simbolo – a loro parere – non tanto, come e’ stato scritto e detto retoricamente nelle ultime settimane, della cultura e della rinascita delle nostra citta’, ma piuttosto della speculazione e della messa all’asta dei nostri territori, ieri come oggi”.

”Saremmo voluti intervenire dal palco, assieme agli operai dell’Irisbus, della FIAT, ai disoccupati, assieme a tutti quelli che da sempre lottano per lavoro e dignita’ – spiegano – .Ancora una volta c’e’ stato risposto, dal servizio d’ordine dei confederali e subito dopo dalla celere, con la violenza”. ”Oggi – continuano – e’ stato un giorno di lotta, domani si continua, determinati come sempre a non lasciar passare impunemente nessun attacco alla nostra vita, al nostro lavoro, al nostro futuro”.

 

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