Si chiama ”Un farmaco per tutti” il progetto, attivo da oggi, nell’ospedale dell’Annunziata a Napoli. Alle spalle di questo progetto la Curia di Napoli, i vertici della struttura ospedaliera, l’Associazione dei farmacisti cattolici, l’Ordine dei farmacisti e Federfarma.

Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, ha segnato oggi l’avvio del banco del farmaco e ha parlato di ”risposta alle esigenze della gente, dei poveri, dei tanti che fino adesso nelle parrocchie o nella stessa Curia presentavano queste ricette perché non erano nelle condizioni di poter pagare”. E non poter pagare i farmaci per curarsi è una cosa ”che tocca la coscienza”. ”Si può morire perché non ho i soldi per comprare i medicinali? ­ dice il presule ­ e questo mi ha indotto a volere fermamente questo progetto. Nessuno deve morire perché non può pagare le ricette mediche”. Da qui la necessità e la volontà anche di coinvolgere tutti nella realizzazione di un progetto che ”non è stato facile, ma ha visto la disponibilità di tutti”. Anche così la Chiesta dà una ”risposta alle esigenze della gente”. Il cardinale ha spiegato che non è stato facile realizzare il progetto del banco del farmaco perché ”devono essere rispettare una serie di condizioni”. Cosa che è stata fatta perché ”tutti devono avere la possibilità di avere anche quei farmaci costosi che diversamente potrebbero per mettersi noi saremo ascolto finchè signore ci sarà la forza e la possibilità la provvidenza ce e cena dimostrato in una maniera chiare potremo portare avanti questo progetto tutto per rispondere ai più poveri”. E a chi domanda se sia un modo di ‘sostituirsi’ alle istituzioni che non sono vicine alla gente, Sepe risponde: ”Non voglio dire cattive parole, perché sono un prete”. ”Non facciamo queste cose per supplire ­ sottolinea ­ lo facciamo perché Gesù ci ha comandato di amare i poveri. Ognuno deve fare il proprio dovere, se non fanno, sono fatti loro”. Anna Maria Minicucci, direttore generale del Santobono­ Pausilipon, evidenzia che ”aprire all’Annunziata la farmacia solidale risponde a un’idea di ospedale radicato nel centro della città, capace di dialogare con istituzioni,volontari e territorio. In questo luogo, infatti, il sociale può incontrare il sanitario”. ”Oggi si inaugura qui la farmacia solidale ­ ha aggiunto ­ ma anche una nuova attrezzatura per la riabilitazione acquistata grazie alle donazioni promosse dall’iniziativa del Cardinale. Si tratta di segni importanti che testimoniano un’idea di ospedale integrato nella vita della città”. Il nuovo macchinario si chiama ‘Vibra Plus’ ed è di particolare importanza nella riabilitazione neurologica perché riduce la spasticità nei bambini con paralisi cerebrali infantili. Il macchinario viene utilizzato anche nella riabilitazione post­traumatica e post­chirurgica ortopedica per l’azione diretta su muscoli ed articolazioni. E’ un nuovo sistema ad onde pressorie (aria) che ha rivoluzionato il trattamento non invasivo delle malattie muscolari e neuromuscolari. L’attrezzatura attraverso onde meccano­sonore stimola i distretti muscolari con miglioramenti più rapidi e duraturi nel tempo.

 

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