“L’abusivismo è un gravissimo reato. Per questo va punito come delitto, non come una semplice contravvenzione”: lo dice Antonello Ardituro, ex pm anticamorra a Napoli e attualmente componente del Csm per la corrente di sinistra di Area, in un’intervista a Repubblica dopo i crolli di Ischia. Secondo il magistrato “un problema così grave e atavico non si può risolvere esclusivamente con le sanzioni penali personali. Però è evidente come oggi la legislazione statale su questa materia sia del tutto insufficiente”. Il motivo è che “quasi tutti i reati edilizi sono solo contravvenzioni, con la conseguenza che la stragrande maggioranze dei processi finisce prescritta”. Per questo, occorre cambiare la natura del reato. Il carcere, come propone qualcuno, “potrebbe essere uno dei rimedi utile per il futuro, ma non risolverebbe la drammatica questione degli abusi compiuti fino ad oggi” argomenta. Per risolvere i vecchi abusi, secondo Ardituro, bisogna “togliere ai Comuni la competenza sugli abbattimenti” e affidarla alle Prefetture, che “tra l’altro sarebbero in grado di gestire la fase degli sgomberi”. “Fino ad oggi le amministrazioni locali non sono state in grado di collaborare con la magistratura, per cui esistono un sacco di sentenze non eseguite per la mancanza di fondi che i Comuni non vogliono mettere a disposizione, per evidenti ragioni di consenso elettorale” spiega.

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