I movimenti rispondo con un corteo per le strade di Acerra alle 25 misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Napoli contro alcuni rappresentanti dei precari Bros di Acerra e Napoli. Un corteo a cui hanno preso parte delegazioni da tutta la regione, tra cui il comitato cassintegrati Fiat, ha rilanciato la vertenza per il lavoro e ha rispedito al mittente il teorema accusatorio.
La Procura di Napoli, infatti, ha accusato i disoccupati organizzati, di cui dieci finiti ai domiciliari, di associazione a delinquere. I movimenti rivendicano l’agibilità delle lotte sociali e chiedono lo sblocco della vertenza per il lavoro ormai bloccata da anni.
Al termine del corteo c’è stata l’occupazione dell’assessorato alle politiche sociali del comune di Acerra nel castello Baronale.