NAPOLI – L’ex consigliere comunale di Napoli Achille De Simone, del gruppo misto, è stato condannato a sei anni e mezzo di reclusione per violenza privata aggravata dall’aver agito per agevolare il clan camorristico dei Sarno. La sentenza è stata emessa dalla prima sezione penale del tribunale (presidente Sassone), che gli ha inflitto una pena più grave rispetto a quella (sei anni) chiesta dal pm Vincenzo D’Onofrio.

La vicenda suscitò clamore nel 2009: un nipote del consigliere comunale, Giovanni De Stefano, intendeva aprire uno sportello antiracket a Cercola, comune dove De Simone risiede. I Sarno, venuti a sapere del progetto, cercarono di bloccare il progetto. Secondo quanto riferito dallo stesso De Stefano, che denunciò e fece arrestare lo zio, Achille De Simone lo condusse al cospetto della moglie di Vincenzo Sarno, capoclan all’epoca detenuto, e cercò di convincerlo ad acconsentire alle richieste della donna: De Stefano avrebbe potuto aprire lo sportello antiracket a patto che di volta in volta comunicasse al clan i nomi di quanti denunciavano i propri aguzzini. Lo sportello non fu aperto.

 

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