GIUGLIANO – Non si fermano le attività dell’E.C.O. della Fascia Costiera in queste afose giornate d’agosto. In questi giorni è stato presentato al Prefetto di Napoli, Al Governatore della Campania, al Presidente della Provincia di Napoli, al Sindaco di Giugliano e al Procuratore della Repubblica un esposto – denuncia con ben 450 firme circa, a nome dell’ E.C.O. Della Fascia Costiera, firme raccolte rapidamente nelle strade e nelle piazze de litorale.
L’esposto – denuncia rileva che nel corso degli ultimi anni i cittadini hanno dovuto prendere atto “del totale fallimento, da parte del Comune di Giugliano in Campania, degli obiettivi che la legge ha fissato nell’ambito della Raccolta Differenziata e del riciclaggio dei rifiuti. Stante anche la persistente insensibilità dello stesso e delle altre istituzioni preposte al controllo, che nel loro “delirio di onnipotenza” e nel clima di impunità che purtroppo oggi si respira nel nostro paese, hanno ritenuto di non dare alcun riscontro alle denunce ed agli esposti (che, in copia, si allegano) depositati dall’ associazione esponente, hanno costretto la stessa a dar formalmente voce alla disapprovazione popolare, attraverso la raccolta delle firme che si allegano, apposte dai cittadini che intendono sottoscrivere, unitamente all’associazione, il presente esposto.”
Ricordando che “ i Comuni che non raggiungono tali obiettivi sono fortemente penalizzati sul piano economico. Nel caso in cui, a livello di ambito territoriale ottimale, non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti, è applicata, infatti, un’addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica a carico dell’Autorità d’ambito, istituito dall’art. 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ne ripartisce l’onere tra quei comuni del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste dal comma 1 sulla base delle quote di raccolta differenziata raggiunte nei singoli comuni.”
“Con il presente esposto, si segnala, invece, che, a tutt’oggi, nonostante promesse e sperimentazioni varie, i cittadini di Giugliano sono ancora privi di un regolare servizio di raccolta differenziata sul territorio e si vedono costretti per poter tutelare, almeno per quanto possibile, la loro salute, a violare l’art.192 del D.Lgs. n° 152 del 2006, che pone il divieto d’abbandono di rifiuti, data l’assenza di cassonetti predisposti.”
Infine l’associazione E.C.O. per rendere operativa e costruttiva la sua azione nel caso si rilevano estremi di reato si riserva il diritto di costituirsi parte civile nella richiesta di un procedimento penale a carico dei responsabili.
Altra iniziativa che ha visto una grossa partecipazione di cittadini ai gazebi posti sul territorio, vicino ai supermercati e al mercatino rionale, riguarda la paventata chiusura del Psaut, (centro di Primo soccorso di Varcaturo) ben 1200 firme circa sono state raccolte e presentate alla Regione Campania. Lo stupore e l’indignazione dei cittadini che vedono in questo un’ulteriore tentativo di degradare sempre più a città dormitorio una comunità che nei fatti sta crescendo e dandosi aggregazione, eliminando servizi che hanno dell’eccellenza e forniscono un grande contributo alla sanità della regione.
Si aggiunge a tutto questo l’interpellanza parlamentare fatta dall’E.C.O. della Fascia Costiera presentata dall’On. Luisa Bossa alla presidenza della Camera, nella quale si denuncia l’inadempienza del Comune di Giugliano verso i cittadini per la mancata raccolta differenziata penalizzandoli così due volte, sia lasciando per strada i cumuli di spazzatura sia dovendo pagare la multa per il mancato raggiungimento della quota stabilita per la differenziata dalla comunità europea. Ora l’impegno di questi giorni si sposta sulle problematiche locali, come la discarica a cielo aperto che sono diventati i canneti e i canali del Viale dei Pini Sud, recentemente alcuni cittadini indignati da questo perdurare “trentennale” dello stato di indigenza, hanno protestato vivamente, ed il Comune nella persona di De Stefano ha risposto di non avere mezzi ed uomini per risolvere la situazione. Un’Amministrazione allo sfascio, o una Amministrazione che cura solo particolari interessi come quelli recenti di lottizzazione o delle sanatorie degli abusi sul litorale o la fantomatica rivalutazione del lago Patria.