AGEROLA – Apre la porta a sconosciuti in piena notte e viene rapinata. I carabinieri avviano subito le indagini e dopo meno di due giorni riescono a bloccare i quattro autori del colpo compiuto in un’abitazione di via San Pietro ad Agerola, nel Napoletano, ai danni di una 83enne. Tra loro due minorenni, un sedicenne ed un tredicenne
che frequenta regolarmente la scuola. I rapinatori che alle 2.30 della notte avevano bussato a casa della vittima: la donna aveva incautamente aperto la porta, sotto la minaccia delle armi. I quattro si erano fatti consegnare un bracciale d’oro, quattro collane girocollo d’oro, una coppia di orecchini con brillanti ed altri oggetti preziosi, per un valore complessivo di 10.000 euro. Dopo il gesto i rapinatori avevano minacciato di morte la vittima intimandole di non chiamare le forze dell’ordine e si erano allontanati facendo perdere le tracce.
I carabinieri della stazione di Agerola, intervenuti successivamente su richiesta della vittima, insieme a colleghi del nucleo operativo e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno avviato le indagini sul caso. Questa notte i militari delle stazioni di Agerola e Pimonte, dopo veloci indagini, sono riusciti a identificare i quattro componenti della gang che sono stati tutti rintracciati (tre sono stati sottoposti a fermo d’indiziato di delitto). Manette per Martino Naclerio, 26 anni, operaio e Cristian Avitabile, 20 anni, entrambi residenti ad Agerola e per il 16enne. Segnalazione al Tribunale per i minorenni di Napoli per un 13enne non imputabile, residente a Pimonte, che ha partecipato al colpo. A parte Naclerio, operaio, nessuno ha un lavoro. Il 13enne frequenta regolarmente le scuole dell’obbligo.
Tutti sono figli di famiglie normali, con genitori che lavorano. Le indagini sul fatto criminoso sono state basate su attività informativa e di studio dei report risultanti dalle attività di controllo del territorio nonché sulla visione di filmati di telecamere installate da alcuni esercizi commerciali di Agerola e sull’audizione di persone informate sui fatti (la vittima 83enne e un suo figlio disabile 50enne in casa al momento del fatto). Le due vittime hanno fornito una buona descrizione fisica e somatica dei rapinatori che insieme alla visione di alcuni fotogrammi di videosorveglianza e ai risultati di attività informativa hanno portato velocemente i militari dell’arma sulla pista giusta.
Effettuando una perquisizione d’iniziativa nella casa di Naclerio, i carabinieri hanno infatti trovato nascosti nella camera da letto gli oggetti preziosi della rapina e nel vano porta oggetti del suo motociclo una pistola semiautomatica calibro 7,65 con canna modificata e priva di numeri di matricola oltre a 50 cartucce calibro 7.65. In contemporanea è stata perquisita anche la casa di Avitabile e di un suo parente 16enne e nelle vicinanze sono stati scoperti cinque passamontagna e una carabina calibro 9 flaubert con matricola abrasa. Ssuccessive investigazioni hanno inoltre consentito di risalire al tredicenne quale quarto componente del sodalizio. Il bottino, le armi, le cartucce e i passamontagna sono stati sottoposti a sequestro mentre i fermati che hanno ammesso la loro partecipazione alla rapina, sono stati condotti alla casa circondariale di Poggioreale e al centro di Prima accoglienza di Napoli sul viale Colli Aminei.