Un clamoroso caso di ricatto informatico quello messo in atto da studente 25enne napoletano che ha preso di mira milioni di computer in tutto il mondo, ricattando gli utenti di siti web pornografici. Il giovane, che bloccava i browser dei malcapitati provocando l’istallazione di software malevoli e chiedeva poi agli utenti di pagare fino a mille euro per sbloccare gli schermi. Il ragazzo è stato arrestato aver ammesso 11 reati che vanno dal porno al ricatto. Gli investigatori hanno scoperto che avrebbe guadagnato illecitamente oltre circa un milione di euro,, ma in realtà la sua rete potrebbe aver realizzato quasi 5 milioni di euro. Infatti il 25enne ha svolto il suo “lavoro” come parte di un clan criminale internazionale in uno dei casi di crimine informatico più gravi mai avvenuti finora. Il giovane napoletano ha acquistato pubblicità su siti pornografici utilizzando identità false, ma quando gli utenti facevano clic sui collegamenti, i loro computer venivano esposti al software dannoso “Angler”. Per paura dell’imbarazzo degli amici o dei familiari che hanno scoperto di aver avuto accesso alla pornografia, molti utenti hanno pagato il riscatto. In un solo mese, il giovane ha guadagnato 15mila euro. In oltre 20 paesi le sue vittime. L’hacker ha anche inviato e-mail agli inserzionisti e ha minacciato di inviare spam ai propri siti con immagini di abusi sui minori. I reati di ransomware sono stati commessi tra il 2012 e il 2014, mentre il reato di riciclaggio di denaro è stato commesso tra il 2015 e il 2018.

 

 

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