Un militare campano e’ morto oggi di tumore per una presunta contaminazione da uranio impoverito, ”dopo 13 anni di servizio e dopo diverse missioni, tra le quali quella in Kosovo”.


Lo affermano l’Associazione Vittime Uranio e l’Anavafaf, un’associazione che assiste i familiari delle vittime arruolate nelle forze armate. Il militare, originario della provincia di Napoli, lo scorso mese di ottobre era stato ascoltato dalla commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito. ”Sono in fin di vita, ma per lo Stato e’ colpa dello stress”, aveva detto. ”Inutile dire – sottolinea l’Associazione vittime uranio – che nessuna risposta e’ giunta da parte di nessuno”.

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