A distanza di pochi giorni dall’ultimo sequestro di sigarette di contrabbando effettuato nel Comune di Casoria, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha messo a segno un altro duro colpo nei confronti delle organizzazioni criminali dedite al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, attraverso il quale si assicurano elevati guadagni per poi riciclarli in altre attività illecite o solo apparentemente regolari. In particolare, i Finanzieri del Gruppo di Aversa hanno tratto in arresto un cittadino di nazionalità italiana, R.P. di 26 anni, originario di Afragola (NA), colto in flagranza di reato mentre trasportava un ingente quantitativo di sigarette di contrabbando con la propria autovettura. Nel mirino delle Fiamme Gialle, in servizio di pattugliamento nella zona compresa tra le province di Caserta e Napoli, una Citroen Saxo proveniente dallo svincolo della strada ad alta percorrenza Nola-Villa Literno. L’auto è stata bloccata nel Comune di Frattaminore (NA) ed il successivo controllo ha consentito di rinvenire oltre 75 Kg. di sigarette di contrabbando occultate nel bagagliaio. Non è sfuggita all’attenzione dei Finanzieri la presenza all’interno del veicolo di due telecomandi, i quali, dopo accurate ricerche, sono risultati essere delle saracinesche di accesso di box auto nella disponibilità di R.P. situati nelle vicinanze del luogo del controllo. La successiva perquisizione dei predetti garage permetteva di rinvenire e sequestrare ulteriori 600 Kg. di sigarette di contrabbando. Per l’elevato quantitativo di “bionde” detenute, il responsabile, già noto alle FF.OO. per reati specifici, è stato tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del processo con rito per direttissima. La maggior parte dei tabacchi sequestrati sono rappresentati da “cheap white”, sigarette prodotte nei paesi di provenienza, fra cui Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti ed Ucraina, irregolarmente introdotte nel territorio comunitario in quanto non rispondenti agli standard di produzione e commercializzazione previsti dall’Unione Europea e, quindi, estremamente nocive per la salute degli ignari consumatori. Tali sigarette sono sempre più diffuse sulle bancarelle, anche perché in tempi di crisi economica il loro prezzo, che può essere più basso anche di 2-3 euro rispetto ai “pacchetti” tradizionali, sembra incoraggiare il mercato clandestino. Inoltre, sono state rinvenute anche le “Napoli blu”, confezionate con il loro inconfondibile marchio appositamente coniato per essere destinate esclusivamente al mercato clandestino partenopeo.