Il Comune di Bacoli Napoli ha vietato la raccolta di ricci, frutti di mare e crostacei. Il divieto è stato sancito dal sindaco per la riscontrata presenza sul litorale di Bacoli della microalga tossica Ostreopsis ovata. Lo stop alla pesca, anche amatoriale per consumo personale, riguarda gli echinodermi (ricci di mare), frutti di mare selvatici (molluschi bivalvi e gasteropodi) e crostacei (granchi), dal sito roccioso della località Punta Pennata, in prossimità della costa e posti a meno di 100 metri dalla costa stessa. L’ordinanza sindacale arriva a seguito di una nota della Regione Campania e dell’Asl Napoli 2 Nord in cui si comunica che da campioni di ricci prelevati nelle acque antistanti il Comune di Bacoli è stata evidenziata la presenza di una biotossina, presumibilmente prodotta dall’Ostreopsis ovata. La decisione arriva a pochi giorni di distanza dallo stop imposto anche dal vicino Comune di Napoli nella zona della Gaiola, a Posillipo. L’Ostreopsis ovata è stata probabilmente introdotta accidentalmente nel Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi e ora si sviluppa nei mesi estivi grazie alle alte temperature, all’alta pressione atmosferica e al mare calmo, tutti fattori che ne facilitano la proliferazione. Secondo quanto riportato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, nel caso di intossicazione per via alimentare per il consumo di molluschi, crostacei o pesci contaminati, la sintomatologia si manifesta con vomito, diarrea, dolori agli arti, spasmi muscolari e difficoltà respiratorie.