Beni per oltre nove milioni sono stati sequestrati dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza agli amministratori di sette societa’ del gruppo Coppola, che comprende importanti aziende attive in svariati settori. Il sequestro e’ stato disposto in seguito ad accertamenti da cui e’ emerso che le aziende negli anni passati hanno omesso di versare l’Iva per importi di svariati milioni e hanno utilizzato in compensazione crediti tributari ritenuti inesistenti.

Il provvedimento rientra in una piu’ ampia inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dai sostituti Giovanni Conzo, Luigi Landolfi e Alessandro D’Alessio che verte anche su un traffico di rifiuti. All’operazione hanno infatti preso parte anche gli uomini del Corpo forestale dello Stato, i quali hanno perquisito numerose aziende e laboratori di analisi che si ritengono coinvolti in un traffico organizzato di rifiuti. Nel corso delle indagini, infatti, gli investigatori hanno accertato che il complesso ‘Polo tecnologico della nautica’, che a sua volta fa parte del gruppo Coppola e gia’ sequestrato a suo tempo, si estende su un’immensa discarica di rifiuti ”artatamente collocati – e’ scritto in una nora a firma del procuratore aggiunto Greco – al falso scopo di recupero e rimodellamento ambientale del territorio”.

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