NAPOLI – Un vero e proprio racket dei cardellini (Carduelis carduelis)  è stato posto in essere da uccellatori che da tempo catturano illecitamente uccelli protetti e li mettono in vendita nel mercato abusivo di Via Gianturco che si tiene la domenica.

Infatti, domenica scorsa, 9 giugno 2013, la Polizia di Stradale del reparto RIPS di Napoli,  coordinati dal Sostituto Commissario Rippa Claudio, tutti diretti dal Primo Dirigente della Polizia di Stato dott. Eustacchio Maurizio Casamassima, unitamente al Corpo Forestale dello Stato e personale delle guardie Zoofile E.M.P.A. (Ente Mediterraneo Protezione Animali) si sono portati nel mercato abusivo di animali di via Gianturco. Non appena i tutori dell’ordine sono giunti in loco alla loro vista si presentava una scena a dir poco raccapricciante. Di fatto un folto gruppo di persone alla vista della Polizia di Stato, abbandonava sulla pubblica via numerose gabbiette contenente animali della specie protette, gli stessi si davano a precipitosa fuga facendo perdere le proprie tracce nei vicoli adiacenti, da precisare che alcune gabbie sono state aperte dai malfattori facendo liberare gli uccelli nel centro cittadino. Durante l’operazione sono stati sottoposto a sequestro ed affidati numerosi volatili della specie protetta, nelle fattispecie,  cardellini (Carduelis carduelis) verdoni, corvi, merli, cinciallegra, e quant’altro. Dopo aver recuperato gli animali, le forze di polizia presente all’operazione  si recavano al Comando Provinciale del Corpo Forestale di Napoli, in quanto il Vice Sovrintendente del Corpo Forestale Mottola Roberto, provvedeva a contattare l’ASL NA 1, presidio ospedaliero veterinario, che dopo accordi procedeva ad affidare gli animali in sequestro per le cure propedeutiche ed il tempo strettamente necessario ad organizzare la liberazione in natura. “L’uccellagione, ossia la cattura di uccelli vivi con reti e trappole, è purtroppo una pratica diffusissima in tutta Italia” in questo periodo è in corso una vera e propria guerra ai nidi. Per rubare pulcini e uova dai nidi, soprattutto dei cardellini” – ha spegato il Capo Nucleo provinciale delle guardie Zoofile Salzano Giuseppe – “Vengono utilizzate grosse reti sistemate sul terreno e circondate dai richiami (altri cardellini rinchiusi in gabbiette) che con i loro canti, attirano altri uccelli che finiscano in trappola. Sono soprattutto i cardellini ad essere sottratti al loro naturale stato di liberta mediante tali delittuose azioni di uccellagione, perché ricercati per le bellezza del variopinto piumaggio e per il melodioso canto. Purtroppo, questo commercio non sfugge al controllo della criminalità organizzata in quanto rappresenta una fonte di guadagno notevole che comporta pochi rischi. Il giro d’affari in Italia ammonta almeno 40 milioni di euro all’anno”. L’ E.M.PA di Napoli esprime vivo apprezzamento per l’ottima azione della Polizia di Stato e del Corpo Forestale di Napoli, i cui uomini si sono prodigati non poco per salvare questi animali ed affermare la legalità.

 

Nunzio De Pinto

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