Capo zona di un comune del Napoletano, per conto di una potente famiglia camorrista, e’ stato arrestato dalla Direzione investigativa antimafia per un’estorsione ai danni di un operatore economico, finalizzato ad un recupero credito. Si tratta di Franco Matrone, ritenuto uno dei maggiori esponenti del clan Fabbrocino e suo “fiduciario” per Terzigno, cittadina alle falde del Vesuvio.
A suo carico e’ stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Inoltre, e’ stato effettuato anche un sequestro preventivo dei beni e delle societa’ del Matrone, perche’ considerati gli illeciti profitti conseguiti con l’attivita’ criminale: sono un immobile, quattro terreni ed una societa’ di abbigliamento, conti correnti e rapporti finanziari. Nel dicembre 2012 Franco Matrone si era gia’ sottratto all’arresto, dandosi alla latitanza. La vicenda riguardava il recupero di un credito nei confronti di un operatore economico di Terzigno. La misura restrittiva, annullata dal Tribunale del riesame di Napoli, che non aveva ritenuto provata l’identificazione del Matrone, e’ stata rinnovata in seguito agli ulteriori elementi acquisiti da nuove indagini, disposte dalla Direzione distrettuale antimafia, ed effettuate dalla Dia, che hanno confermato l’esatta identificazione dell’autore di quella azione criminale. Quelle indagini rientrano in piu’ ampio e complesso quadro investigativo relativo alla cosiddetta “Operazione Fulcro” che, nel 2012, ha portato alla cattura di numerosi esponenti del clan Fabbrocino, egemone nel comprensorio Vesuviano, e sequestri preventivi di oltre 250 immobili, circa 100 imprese, liquidita’ e rapporti finanziari per oltre 18 milioni di euro, ed altri beni per un valore stimato complessivo di oltre 200 milioni di Euro.