”La camorra non è nel Dna dei napoletani che non hanno una propensione al crimine. La criminalità rappresenta una minima percentuale della popolazione rispetto ai cittadini che vogliono vivere in pace”. Così il procuratore Giovanni Colangelo in merito alle posizioni espresse ieri dal presidente dell’Antimafia, Rosy Bindi. ”La criminalità è una manifestazione patologica e non fisiologica della società napoletana”, ha aggiunto Colangelo che nel corso di una conferenza stampa sul blitz contro i Casalesi ha risposto alle domande dei giornalisti sulle affermazioni del presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi secondo cui la camorra è un elemento costitutivo di Napoli. Colangelo ha sottolineato che, comunque, ”la delinquenza fa più rumore dei cittadini che vogliono vivere in pace”. Per il procuratore di Napoli si avvertono comunque ”i segni di un mutamento in meglio”.